Il Douglas A-20 Havoc è stato un bombardiere leggero e un caccia notturno della seconda guerra mondiale prodotto negli Stati Uniti e impiegato da varie forze aeree alleate, soprattutto quelle di Unione Sovietica, Regno Unito e Stati Uniti.
Identificato dalla casa costruttrice come DB-7 (Douglas Bomber 7) divenne uno dei più diffusi bombardieri leggeri e da attacco al suolo del conflitto[2].
Era conosciuto con diversi nomi a seconda dell'aviazione utilizzatrice e dell'impiego cui venne destinato: tra le forze aeree del Commonwealth britannico la versione da bombardamento fu indicata con il nome di Boston (dal nome della città del Massachusetts), mentre la versione da caccia notturno della Royal Air Force venne ridenominata Havoc (distruzione, in lingua inglese). Al contrario l'USAAC assegnò al DB-7 la designazione "Havoc" indipendentemente dal ruolo ricoperto.
Storia del modello
Il progetto del velivolo prese vita da un'idea della casa costruttrice che, nel corso del 1936 (pur in assenza di una specifica richiesta da parte delle autorità aeronautiche) studiò la realizzazione di un aereo da attacco al suolo con il quale sostituire le macchine all'epoca schierate nei reparti. L'idea in questione diede origine, anche con il contributo di tecnici dell'USAAC che ne seguirono lo sviluppo, al progetto del Modell 7A che, tuttavia, rimase esclusivamente sulla carta: in particolare le prestazioni previste (in termini di carico offensivo trasportabile e di velocità massima), non risultarono adeguate rispetto a quanto mostrato dai velivoli impegnati nella guerra civile spagnola, soprattutto in ragione della modesta potenza sviluppata dai motori Pratt & Whitney R-985 Wasp Junior (circa 400 hp).
Due anni dopo, in seguito ad una considerevole rivisitazione progettuale, nacque il progetto del Modell 7B; il progetto riproponeva la configurazione bimotore, affidando però la propulsione ai più potenti Pratt & Whitney R-1830 Twin Wasp (dalla potenza di 1 100 hp).
Il Modell 7B era un velivolo ad ala a sbalzo, posta in posizione medio/alta e presentava il tronco di coda della fusoliera che, incurvato verso l'alto, si raccodava con gli impennaggi. Presentava in particolare due soluzioni innovative, per l'epoca: il carrello era del tipo triciclo anteriore e la sezione di prua era costituita da un elemento intercambiabile che poteva essere vetrato (che nella versione da bombardamento avrebbe dovuto fungere da postazione per il puntatore) oppure metallico (che nella versione d'attacco avrebbe potuto ospitare le armi da fuoco).
Versioni
A-20G: dotata di motori R-2600-23, era priva di vetrature frontali poiché nel muso alloggiava un cannone da 20 mm Hispano-Suiza HS.404 e due Browning M2 da 12,7 mm. Fu la versione costruita nel maggior numero di esemplari.