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A6M Zero
Descrizione
Equipaggio1
CostruttoreMitsubishi
Data primo volo1/01/1940
Data entrata in
servizio
1940
Esemplaricirca 11000(-Kamikaze)
Dimensioni e pesi
Apertura alare12 m
Peso a vuoto1680 kg
Propulsione
Motore1x radiale Nakajima Sakae 12
Potenza925 hp
Prestazioni
Velocità max533 km/h
Velocità di salita16 m/s
Velocità di virata15 s
Armamento
Mitatragliatrici2x Type 97 da 7,7mm, 2x Type 99 da 20mm
Bombe2x 60kg
Il Mitsubishi A6M era un caccia leggero in dotazione al Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu, il servizio aeronautico della Marina Imperiale Giapponese, dal 1940 al 1945. La designazione ufficiale si otteneva componendo la "A" per "aereo imbarcato", il "6" perché era il sesto modello costruito per la Marina Giapponese e la "M" iniziale del costruttore: la Mitsubishi. L'A6M veniva solitamente chiamato dagli Alleati con il nome "Zero", una denominazione a volte associata per errore anche ad altri aerei da caccia quali il Nakajima Ki-43. Oltre che Zero, il modello venne chiamato dagli statunitensi con altri soprannomi, quali "Zeke", "Hamp" e "Hap". Quando iniziarono le ostilità con lo scoppio della seconda guerra mondiale, lo Zero veniva ritenuto il miglior caccia basato su portaerei del mondo, perché associava una eccellente manovrabilità ad una autonomia molto estesa. Nei primi combattimenti aerei, lo Zero si guadagnò una leggendaria reputazione come "cacciatore", ma nel 1942 le nuove tattiche di combattimento consentirono ai piloti Alleati di ingaggiare duelli in termini più equilibrati.Dei 10 937 esemplari prodotti, molti furono trasformati in kamikaze.

Storia del modello

Il Mitsubishi A5M aveva appena iniziato ad entrare in servizio al principio del 1937 quando la Marina Imperiale Giapponese iniziò a cercare un suo futuro rimpiazzo. In maggio emisero la specifica 12-Shi per un nuovo caccia basato su portaerei inviandola alla Nakajima Hikōki ed alla Mitsubishi. Entrambe iniziarono un lavoro di progetto preliminare in attesa di requisiti più definitivi che sarebbero arrivati nei mesi successivi. Basandosi sull'esperienza in Cina dell'A5M la Marina emise una specifica aggiornata in ottobre. La nuova specifica richiedeva: una velocità di 500 km/h a 4 000 m, una velocità di salita a 3 000 m in 9,5 minuti; un'autonomia massima di 8 ore a regime economico e con serbatoi supplementari, di 2 ore a potenza di combattimento; una maneggevolezza non inferiore a quella del caccia che doveva rimpiazzare (il Mitsubishi A5M che stava all'epoca cominciando a entrare in servizio); un armamento di due cannoni da 20 mm e da due mitragliatrici da 7.7 mm, più 60 kg di bombe. Doveva avere, inoltre, un apparato radio completo su ogni aereo, insieme con un radiogoniometro per la navigazione a lungo raggio, mentre l'apertura alare doveva essere minore di 12 m per poter essere adatta alle portaerei.

Versioni

A6M5: è considerata la versione più valida in assoluto, sviluppata per contrastare i potenti Hellcat e Corsair americani, superiori soprattutto per potenza e armi.