Il Grumman F3F era un aereo da caccia biplano imbarcato realizzato dall'azienda statunitense Grumman nella seconda metà degli anni trenta ed impiegato dalla United States Navy e dagli United States Marine Corps.
Sostituì nei reparti di volo gli F1F, gli F2F ed i Boeing F4B e rimase operativo fino a poco prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale; fu l'ultimo biplano a prestare servizio nei reparti di prima linea della Marina e del corpo dei Marines.
Storia del modello
Il nuovo modello venne ordinato alla Grumman nell'ottobre del 1934 quando ancora il primo esemplare dell'F2F non era stato consegnato ai reparti. Il prototipo, designato XF3F-1, volò per la prima volta il 20 marzo del 1935[3] e denotava chiaramente la parentela con il predecessore, dal quale differiva per l'apertura alare e per la lunghezza della fusoliera leggermente maggiori[2].
Lo sviluppo del nuovo caccia fu tuttavia funestato da un incidente occorso nel secondo giorno di prove durante le quali, al termine di una serie di dieci picchiate, svolte dal pilota collaudatore Jimmy Collins, il velivolo subì il distacco del motore e delle ali. Le cause dell'incidente furono individuate nel superamento dei limiti strutturali del velivolo: il volo era destinato a valutare il comportamento dell'aereo sottoposto ad un'accelerazione di gravità pari a 10g ma verifiche sull'accelerometro riscontrarono un valore compreso tra gli 11 ed i 15 g[3].
Versioni
F3F-1 (G-11): prima versione, prodotta in serie in 54 esemplari le cui consegne ebbero luogo tra i mesi di gennaio e di settembre del 1936. Velivoli dotati di motore Pratt & Whitney Twin Wasp Junior azionante un'elica bipala a passo variabile;
F3F-2 (G-19): variante ottenuta mediante la trasformazione dell'ultimo esemplare della serie F3F-1; ne furono complessivamente realizzati 87 esemplari, dotati di motore Wright Cyclone 9 azionante un'elica tripala a passo variabile. I velivoli di questa serie vennero consegnati tra il luglio del 1937 ed il marzo del 1938;