Il Douglas SBD Dauntless ("impavido" in inglese) era un bombardiere in picchiata imbarcato prodotto dall'azienda statunitense Douglas Aircraft Company negli anni quaranta ed utilizzato dalle forze alleate durante la seconda guerra mondiale.
Dotato di elevate caratteristiche, all'epoca dell'entrata in servizio, era in grado di condurre attacchi in picchiata con una bomba da 454 o la più pesante da 726 kg, era caratterizzato da un'elevata robustezza e venne usato in maniera efficiente dai reparti dei Marines e dell'U.S. Navy. Il suo principale successo è rimasto tuttavia l'affondamento delle portaerei giapponesi a Midway, vincendo la battaglia aeronavale più incerta della guerra del Pacifico.
Storia del modello
Il Dauntless nasce sui tavoli da disegno della Northrop Co. quando questa, fondata nel 1932, stava per essere incorporata dalla Douglas Aircraft, nel 1938.
Il progetto, inizialmente curato da Jack Northrop e da Edward H. Heinemann, bombardiere in picchiata biposto in tandem con ala bassa, era conosciuto come Northrop BT e venne prodotto (nella variante di serie BT-1) a partire dal 1936 in 54 esemplari.
Dopo la partenza di J. Northrop, che di lì a poco avrebbe fondato una nuova impresa completamente indipendente, l'azienda diventò una divisione della Douglas ed il prototipo della seconda variante del velivolo (XBT-2), ampiamente rivisto da Heinemann, divenne Douglas XSBD-1.
L'aereo, all'epoca era dotato del prototipo XR-1820-22, di quello che in futuro sarebbe diventato uno dei più famosi motori radiali al mondo: il Wright Cyclone, un 9 cilindri capace di 950 hp.
Nel febbraio del 1939 la U.S. Navy accettò il velivolo e due mesi dopo emanò due distinti ordini per SBD-1 ed SBD-2.
Il Dauntless manteneva le stesse caratteristiche costruttive del Northrop BT, dato che le modifiche principali erano costituite dal carrello d'atterraggio (divenuto completamente retrattile) e dalla forma dell'impennaggio verticale dei piani di coda.
La variante SBD-2 incorporava serbatoi autostagnanti (in metallo rivestito di gomma), due dei quali erano posti nelle semiali, per incrementare l'autonomia operativa. Le consegne di questi ultimi aerei vennero completate nel maggio del 1941.
Versioni
SBD-1: prima versione prodotta in serie; costruita in 57 esemplari;
SBD-5: impiegava il motore R-1820-60 da 1 200 hp; ne furono costruiti 2 965 esemplari;